Le Crete senesi
Lungo la Cassia, lasciata Siena verso sud, si incontrano le Crete, una terra riarsa, argillosa, che per secoli, nonostante la presenza di alberi da frutto, ha permesso di coltivare solo grano e foraggio. Pestilenze, guerre, siccità ne hanno fatto un luogo di sudore, fame e fatica; magra patria di buoi, capre e pecore.
Il Deserto di Accona
Verso Asciano, nel cuore delle Crete, si incontrava quello che popolarmente veniva chiamato “Deserto di Accona”, che deve il suo nome da un podere nei pressi del quale si ritirò in eremitaggio san Bernardo Tolomei nel 1313, poco distante da dove sorge l’Abbazia di Monte Oliveto, un luogo che probabilmente assomigliava davvero ad un deserto.
Quasi fossi un turista inquieto, ho colto il simbolo della fatica immensa di genti sconosciute, scomparse, senza nome, come fosse stata una liturgia che ha scandito il tempo: l’abbruciamento delle stoppie per favorire la crescita dell’erba, uso ormai abbandonato da un decreto UE del 2000.
Le Crete di oggi non sono più come un tempo, non appaiono più al viaggiatore un paesaggio a metà tra il sogno e la luna.
Alcune delle immagini delle Crete sono state pubblicate nel libro di memorie La Merigge di Fabio Roggiolani, edito nel settembre 2023