Il fotografo stenopeico passa tra gli altri senza che il mondo se ne accorga perché viaggia ad una velocità molto più lenta. Anzi, a rigore, se non usa accessori come cavalletti, scatto flessibile o esposimetro, potrebbe passare del tutto inosservato.
Infatti, una volta appoggiata la fotocamera stenopeica, l’essenza mediatica, tipica delle macchine fotografiche, e l’assenza di qualunque rumore, la rende un oggetto assolutamente insignificante, privo di qualunque apparente interesse.
Le ultime due immagini sono state realizzate insieme ad Alessandro Mlach.